Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore 2020
Ci sono libri che hanno in sé il divino dono della leggerezza e della grazia. In un periodo molto duro come questo per ripartire abbiamo bisogno di libri che diano conforto e sostegno attraverso belle storie di positività. Ne ho scelti due che sono come un balsamo per l’animo. Il lettore a fine lettura si sentirà, inspiegabilmente, leggero e felice, anche se fuori di qui è tutto un casino e non sappiamo da dove ripartire. Da non perdere assolutamente è “La felicità di Emma” di Claudiaedito da Keller. Un titolo primaverile per portare il buonumore nelle nostre giornate, questo romanzo delicato, surreale e commovente su un’allevatrice di maiali tedesca e un ladro in fuga che farà tornare la voglia di credere negli incontri dettati dal destino.
Emma abita in una fattoria in Germania e alleva maiali. Vive in un’allegra sporcizia, indossa inguardabili vestagliette a fiori, parla con gli animali e guida un’enorme motocicletta.
Max è un asettico venditore d’auto con l’ossessione per la pulizia e ha appena scoperto che sta per morire. Dal loro fortuito incontro nasce una storia dolcissima e feroce insieme che avvolge di leggerezza le cose pesanti, che non nasconde tutto ciò che di brutto può capitare ma lo stempera nell’abbraccio di Emma, l’amica bizzarra che tutti noi vorremmo incontrare in certi momenti della vita, con il suo sorriso, il suo spirito da bambina grande e le sue terribili vestagliette. E se da certe storie uno esce col sorriso, forse qualcosa vorrà dire.
Altro titolo che suggerisce leggerezza è “Quel che si vede da qui” di Mariana Leky nella traduzione dal tedesco di Scilla Forti, sempre di Keller. Un libro pieno di vita, calore e poesia, un libro positivo che si fa fatica a lasciare andare. In Germania è un caso editoriale, da due anni tra i più venduti e i più amati dai lettori, dai critici e dai librai. Uno di quei libri che rende felice chi lo legge, per niente sdolcinato e stucchevole o superficiale.
La storia è quella di Selma che vive in un paesino del verde Westerwald e può prevedere la morte. Ogni volta che in sogno le appare un okapi, qualcuno lì intorno muore nel giro di ventiquattr’ore, minuto più minuto meno. Tuttavia, i sogni non rivelano mai chi stia per morire. E come si può immaginare, nel lasso di tempo tra il sogno e il compimento del triste fato tutti vivono in uno stato di agitazione.Quel che si vede da qui è il ritratto originalissimo di un paese e della sua bizzarra comunità così come ce li racconta la piccola Luise, ormai di casa dalla nonna Selma visto che i genitori sono alle prese con un matrimonio che non funziona. Questo romanzo, poetico e toccante, è una fiaba dei nostri tempi e affronta i grandi temi dell’esistenza, l’amicizia, la perdita, l’amore inconfessato e quello che di fronte alle mareggiate della vita si muove per sentieri tortuosi. Come capita a Luise che, ormai cresciuta, si innamora del bel Frederik, il quale ha lasciato l’università per trasferirsi in Giappone in un monastero buddista. Con Mariana Leky veniamo catapultati in un universo insolito e meraviglioso, dove si vive a contatto con la natura in “una sinfonia di verde, azzurro e oro”, dove ogni gesto, ogni parola ripetuti dai protagonisti sono rituali che finiamo per attendere, pagina dopo pagina.